Grazie al sito speedynews.it torno alla mia vecchia passione di birrafondaio con una rubrica, a uscita casuale, di degustazioni birricole. Si inizia questa settimana con una Italian Pale Ale dal costo sorprendente ma da gusto non proprio eccitante.
Da quando le birre artigianali hanno cominciato ad uscire dal mondo un po’ carbonaro di qualche centinaio di appassionati e sono apparsi al palato dei degustatori retrogusti di bosco lappone (malattia per la quale abbiamo sempre preso in giro i più quotati e pagati degustatori di vino) il prezzo e la diffusione delle birre artigianali ha sempre contribuito a relegare tali birre nel novero delle “mode” o delle bevute chic. Così la birra, pur uscendo dal fantozziano stereotipo del bottiglione da 66cl di bionda ghiacciato, ha finito per affiancare l’altro stereotipo di “birra artigianale” come prodotto fighetto da abbinare, quasi sempre sbagliando, a cene elaborate.
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