Ci sono dischi (vale anche per libri o film ma molto meno) che rimangono per forza legati a persone o momenti della nostra vita. Aldilà della qualità dell’opera assumono valore per quello che riportano in vita.
Crystal Silence di Chick Corea e Gary Burton per me è uno di quei dischi. Mi ricorda chi me lo ha regalato, tempo fa. E’ un disco atteso a lungo. Nella sua attesa ci sono state richieste di appuntamenti, commessi invadenti, liti e tutto il bello di una storia d’amore.
Da ieri sera l’ho rimesso nella mia playlist dopo diverso tempo e non riesco a staccarmene. In casa, in auto, a lavoro. Lo ascolto ancora e ancora una volta. Ma non imparo nuovi passaggi, non lo ascolto. Ricordo.
Correda la malinconia di un giorno di pioggia e so che sarà la colonna sonora di un fine settimana passato a scrivere.