Firenze è la nostra casa: costruiamola insieme

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Giovedì 4 giugno alle ore 18.00 in Piazza Madonna della Neve (quella dentro l’ex carcere delle Murate) parlerò di urbanistica e governo del territorio insieme a Silvia Viviani che è la presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica per la Toscana, Andrea Barducci candidato alla presidenza della Provincia di Firenze e Riccardo Conti, assessore regionale proprio su questi temi.

Affronteremo il futuro dell’urbanistica a Firenze e le possibilità che i nuovi strumenti normativi mettono a disposizone per costruire una città bella, moderna e giusta.

Un candidato in carrello.

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Ieri sera alla SMS di Rifredi abbiamo passato una gran bella serata parlando di politica, di Firenze e del PD. Durante la serata Andrea Muzzi e Andrea Bruno Savelli hanno mostrato un video che avevamo realizzato qualche giorno prima in giro per Rifredi. Un modo divertente e ironico per incontrare i cittadini e portare qualche idea per il futuro di Firenze. Con sorpresa finale!

Firenze è la mia casa. Vieni a prendere una bibita in giardino.

aperitivo-sms-rifredi-tumbLunedì prossimo 25 maggio alle 21 ai giardini della SMS di Rifredi (via Vittorio Emanuele 303) incontro un po’ di amici e ci prendiamo una bibita per parlare della nostra casa. Firenze.

E’ un occasione per discutere delle mie idee su Firenze. Lo faremo, spero, in modo divertente grazie a Andrea Bruno Savelli e Andrea Muzzi e i loro filmati realizzati apposta per l’occasione.

La parte “seria” della serata toccherà, oltre al sottoscritto anche a Lapo Pistelli col quale parleremo di un’altra casa che ci sta a cuore. Il PD

 Spero di trovarvi in tanti. A lunedì!

La seconda stanza. Le buche le riempie il sindaco i buchi non li devono pagare i cittadini

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Ecco la seconda stanza della mia casa, Firenze. Si parla di buche, cantieri e di come il costo di questi interventi non debba gravare sui cittadini.

Firenze è una casa che sta facendo dei profondi lavori di ristrutturazione. Devono essere fatti bene e in tempo, vorrei mettere la cura che si ha quando rifacciamo il nostro bagno privato nello svolgere il ruolo di controllo che è proprio del consiglio comunale.

Basta con le buche rattoppate sì alle strade riasfaltate. Non ha senso riempire una buca male ogni tre giorni, serve un piano di riasfaltature che copra un’intera zona e che faccia i lavori davvero perbene. Certo così non copriremo velocemente ogni buca della città ma se insieme alla riasfaltature metteremo mano anche all’arredo urbano (cestini, segnaletica, rastrelliere per bici…) avremo intere aree riqualificate della città. Forse spenderemo di più nell’immediato ma sicuramente risparmieremo nel lungo periodo e avremo strade più belle e più sicure.

 Serve però unìattenzione in più che è quella dei soldi.  Le buche le riempie il Sindaco, i buchi non li devono pagare i cittadini. Serve una razionalizzazione delle tariffe e un aiuto a chi ha meno, un lavoro serio sulle partecipate, senza svendere il loro patrimonio anche di competenze e di lavoratori e senza far pagare i disservizi ai cittadini.

La prima stanza. Firenze la casa per tutti.

Firenze è la mia casa e deve esserlo per tutti, perché occupandomi di casa in consiglio comunale ho capito che in questi 10 anni il comune ha risposto a chi una casa poteva permettersela in affitto piuttosto che in proprietà; mentre molto c’è ancora da fare per chi non aveva le risorse o per chi le ha perse.  Il geoverno del territorio dei prossimi anni dovrà avere come priorità quella di rispondere al bisogno di casa e a questo vincolare le politiche di sviluppo urbanistico di Firenze.

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Firenze ha bisogno di dare casa a chi non ce l’ha, ciò vuol dire case popolari, affitti calmierati, sussidi per chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese, garanzie per i mutui per giovani e anziani. Le norme dell’ultima finanziaria del governo Prodi, le politiche messe in campo dalla Regione insieme a nuovi fondi danno finalmente la possibilità al comune di aprire una nuova stagione di governo del territorio, in un rapporto forte di programmazione coi soggetti privati che voglio investire nell’edilizia, ottenendo da questi anche le risorse per l’housing sociale.

Firenze deve dare casa senza rimpiangere il verde. Possiamo dare una casa a tutti e lo possiamo fare senza occupare nuovo suolo, recuperando e restituendo alla città luoghi ormai dismessi e fatiscenti, senza occupare le aree agricole o destinate a parco e lo possiamo fare senza creare aree ghetto ma con interventi misti in cui la casa di proprietà sta insieme all’affitto, all’affitto calmierato e alla casa sociale.

Un po’ di luce su Via della Colonna. Ora.

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Nei giorni scorsi una manifestazione, non autorizzata, in via della Colonna a Firenze si è conclusa con una carica della polizia e si sono contati contusi sia tra le forze degli ordini che, soprattutto per le prognosi, dalla parte dei manifestanti.

C’è una serie di particolari in questa vicenda che la rendono particolare e degna di attenzione. Innanzitutto avviene a Firenze dove da anni non si segnalavano problemi come questi. Firenze è stata la città modello del social forum che si è caratterizzato anche per una gestione dell’ordine pubblico eccellente.

E’ una città di tanti cortei e di consuetudine delle forze dell’ordine a gestire bene e con calma la piazza ma anche della piazza a “farsi gestire”.

L’altro particolare degno di nota è l’età dei manifestanti tutti giovanissimi. I contusi hanno tutti intorno ai quindici, sedici, anni.

Cos’è successo di diverso in quella occasione? Perchè quell’eccesso di reazione come lo definisce ieri Pietro Jozzelli su Repubblica? Perchè soprattutto da parte di quegli agenti che da anni garantiscono la tranquillità di tanti cortei e manifestazioni? Si voleva dare un messaggio  che poi è sfuggito di mano a chi nuovo si affacciava alla protesta o la non consuetudine alla piazza dei giovanissimi manifestanti li ha resi ingestibili? Forse una serie di concause?

Serve ora che prefetto e questore facciano luce al più presto su quei fatti. Senza pregiudizi per l’una e l’altra parte. In modo che resti un doloroso caso isolato e non possa far intravedere un potenziale salto di qualità in una stagione di alta tensione sociale, sia visti gli appuntamenti elettorali, sia vista la crisi economica e sociale in cui verte il Paese.

Firenze è la mia casa.

Firenze è la mia casa

Lo slogan che ho scelto per la mia campagna è “Firenze è la mia casa”. Penso dia il senso di quello che provo per la mia città e la cura con cui ci si dovrebbe occupare della cosa pubblica. Come fosse casa nostra appunto.

In questi anni troppo spesso come cittadini, prima che come amministratori, non abbiamo avuto questa sensazione. Oggi si chiude un ciclo e se ne apre un altro e ci sono le premesse perchè questa cura possa essere la cifra comune del prossimo governo della città.

La casa poi è uno dei temi in cui più mi sono speso in questi cinque anni e sul quale vorrei poter continuare a lavorare se sarò eletto, credo che sia un tema essenziale per la vita della città e un problema sul quale serva innovazione ma anche competenze ed esperienza.

Nei prossimi giorni sempre su questo blog proverò a declinare, stanza per stanza, come mi piacerebbe che fosse casa nostra. Firenze.

Bilancio di mandato. (Sperando di continuare nel prossimo…)

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Da sabato sono ufficialmente candidato nella lista del PD per il Consiglio Comunale di Firenze. Ci riprovo dopo 5 anni di consiliatura.

Mi pareva giusto, per iniziare dare conto, in breve,  di quanto ho fatto in questi anni grazie alla fiducia dei cittadini:

Ho presentato 6 interrogazioni, tra queste alcune sui temi della festa della Liberazione, sulla permanenza del ispettorato dell’Esercito e dei relativi posti di lavoro, sull’uso del software libero nella pubblica amministrazione e sullo stato dell’Ataf

Tre le mozioni una solidarietà all’assessore Cioni dopo le minacce da lui ricevute, una sulla revisione delle tariffe per le famiglie numerose e una sulla giornata del ricordo degli esuli giuliano dalmati.

Gli ordini del giorno che mi hanno visto firmatario sono stati invece 16, tra i temi trattati la cittadinanza a Beppino Englaro,  la predisposizione di un piano organico per la sicurezza in città, sull’efficacia del Regolamento di Polizia Municipale,  l’uso di software libero, la sicurezza sui luoghi di lavoro, il bando per nuove licenze taxi, la riorganizzazione di piazza delle Cure.

Ho presentato 6 risoluzioni di carattere politico generale, per chiedere l’approvazione di una Direttiva europea contro le discriminazioni, contro la repressione del popolo tibetano da parte della Cina, e contro l’equiparazione dei comabattenti repubblichini ai partigiani.

In aula ho preso la parola 94 volte su un’infinità di temi. Qui trovate gli argomenti e i filmati degli interventi.

Infine ho lavorato sino al 2006 in commissione sviluppo economico e controllo delle partecipate, poi dal 2006 sono subentrato a Manuele Auzzi in commissione urbanistica, dove ho svolto le funzioni di capofila per i DS prima e per il PD poi e in commissione ambiente e mobilità.

Penso di aver  fatto la mia parte e di non aver scaldato la seggiola, come si suol dire. Mi piacerebbe che questa esperienza potesse essere messa al servizio anche della nuova amministrazione, per questo mi ripresento al giudizio degli elettori.

Firenze è la mia casa. Vorrei continuare a prendermene cura.