La fantasia al potere dimentica il Diritto e gli ultimi.

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L’intervista a Daniel Cohn-Bendit (che trovate qui) sul caso Battisti è imbarazzante. E’ imbarazzante e indecorosa. Non perchè difenda Battisti  ma per le motivazioni che adduce.

In sostanza Cohn Bendit dice che Battisti non dovrebbe essere estradato nel nostro Paese perchè è stato processato in contumacia, il diritto italiano non è quindi garantista come quello di altri Paesi europei e perchè la situazione delle carceri italiane è deteriorata.

Che sono poi i “presupposti” che per anni hanno dato una parvenza di legittimità alla cosiddetta Dottrina Mitterand, quella regola non scritta per cui la Francia ha violato per anni tutti i trattati europei sulla giustizia e l’estradizione garantendo “asilo” a chi si era macchiato di reati ,anche di sangue, per “motivazioni politiche” in altri Paesi a patto però che non colpissero interessi o cittadini Francesi.

Ora Cohn-Bendit dovrebbe sapere che proprio  la Francia, con ben due sentenze (proprio sul caso Battisti) ha dichiarato inconsistente la Dottrina Mitterrand (espressa dal Presidente a un convegno della Lega per i Diritti dell’Uomo e mai codificata in alcun modo) sul piano giuridico e demolendo le presunte argomentazioni. Infatti sia la Corte di Cassazione di Parigi che il Consiglio di Stato hanno affermato che non sta ai giudici francesi censurare o giudicare la magistratura italiana e che l’ordinamento giudiziario italiano è analogo, in quanto a garanzie, a quello francese.

Anche la questione della contumacia, dovrebbe sapere M. Cohn-Bendit, è stata affrontata in Francia e non in Italia, tanto da dover essere cambiata la normativa in materia proprio su richiesta del Tribunale Europeo dei Diritti dell’Uomo che ha ravvisato nella procedura francese (che non permetteva all’imputato contumace di avvalersi di un legale) un minus di garanzie.

Questo sul piano formale. Ma su quello sostanziale? Battisti non è stato processato in contumacia perchè impegnato e il tribunale non gli ha riconosciuto un legittimo impedimento. Egli si è reso irreperibile alla giustizia. Anzi una prima volta è evaso da un carcere italiano e poi è scappato dalla Francia al momento in cui il tribunale di Parigi (che Cohn Bendit pare rispettare a differenza di quelli italiani) ha concesso l’estradizione in Italia.

Si potrebbe anche discutere molto sulla natura “politica” dei reati contestati al Battisti ma non è questione la più importante. Quello che conta (e che dovrebbe contare anche per l’onorevole Cohn-Bendit) è che un tribunale della Repubblica Italiana, Paese membro dell’Unione Europea, ha riconosciuto colpevole Battisti per 4 (quattro) omicidi.

Che sconti la pena che lo aspetta. Che la sconti nei modi e nelle forme previste dalla Repubblica Italiana. Poco m’importa che sia cambiato fuori dal carcere. Avrà gli strumenti per dimostrare il ravvedimento nel sistema penitenziario italiano. E se gli saranno negati sarò io tra i primi a lottare per i suoi diritti.

Infine sullo stato delle carceri italiane. Certo il problema c’è ed è urgentissimo e drammatico. Per questo chiedo a Cohn-Bendit di manifestare per la morte di Stefano Cucchi, del ragazzo morto a Sollicciano e di quel poveraccio che si è suicidato ieri perchè non gli avevano ancora comunicato che doveva essere scarcerato.

Trovi un po’ di quella Fantasia che nel ’68 voleva al potere M. Cohn-Bendit e lotti per questi e tutti i poveracci che stanno in carcere in attesa di giudizio, in condizioni disumane. Lotti per gli ultimi e non per i suoi amichetti.

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